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SEO

Blog aziendale: perché realizzarlo

Negli ultimi anni, l’implementazione di un blog aziendale è una tecnica diventata sempre più diffusa grazie alla loro capacità di offrire una piattaforma online su cui le aziende possono creare e condividere contenuti di valore per il loro pubblico. I blog aziendali sono un mezzo molto efficace per creare una comunicazione più diretta con i clienti, diffondere informazioni utili sulle attività dell’azienda e sulle novità del settore, e migliorare l’indicizzazione SEO. Infatti, un blog aziendale può aiutare a migliorare la visibilità del sito web e ad aumentare la qualità del traffico che arriva sulla pagina. In questo articolo, quindi, ci concentreremo sui vantaggi dei blog aziendali e sul loro impatto sulla SEO.

Vantaggi del blog aziendale

Il blog aziendale offre numerosi vantaggi per le aziende che li utilizzano. 

Innanzitutto, la creazione di un blog aziendale può aumentare la visibilità dell’azienda, grazie alla produzione di contenuti di qualità e di valore che possono essere condivisi sui social media e sui motori di ricerca. Inoltre, può contribuire a migliorare l’immagine e la reputazione dell’azienda, mostrando la sua expertise in un determinato settore e dimostrando la volontà di condividere informazioni utili per i propri clienti. 

Il blog aziendale può anche aiutare a generare nuovi contatti e clienti, attraverso la creazione di un rapporto di fiducia con i lettori e offre l’opportunità di creare un rapporto più stretto con i clienti esistenti, rispondendo alle loro domande e ai loro commenti, e creando una comunità di persone interessate ai temi trattati. Infine, il blog aziendale può fornire ai clienti informazioni utili e di valore, ad esempio su come utilizzare i prodotti dell’azienda, su come risolvere eventuali problemi o su come rimanere aggiornati sulle novità del settore.

Come contribuisce alla SEO

La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tecniche e strategie volte a migliorare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca, al fine di aumentare la visibilità del sito e il traffico di visitatori. 

Un blog aziendale può contribuire in modo significativo a migliorare la SEO di un sito web. La produzione di contenuti di qualità e di valore per gli utenti è uno dei principali fattori che i motori di ricerca considerano quando decidono il posizionamento dei siti web. Pertanto, la creazione di un blog aziendale può aumentare le possibilità di posizionamento del sito sui motori di ricerca.

Inoltre, l’uso di parole chiave e di meta-tag appropriati può migliorare la SEO del sito web. Le parole chiave e i meta tag sono elementi fondamentali per la categorizzazione dei contenuti dei siti web da parte dei motori di ricerca e, pertanto, possono influire sulla visibilità del sito.

La creazione di link interni ed esterni al sito è un altro aspetto importante per migliorare la SEO del sito web. I link interni possono aiutare i motori di ricerca a comprendere la struttura del sito e ad indicizzare tutti i contenuti presenti, migliorando così la visibilità del sito. I link esterni, invece, possono aumentare l’autorità del sito web e la sua reputazione agli occhi dei motori di ricerca, migliorando ulteriormente la posizione del sito sui risultati di ricerca.

Perché scegliere Spada Media Group

n quest’ottica, quindi, Spada Media Group risulta essere la scelta ideale per la creazione e gestione del tuo blog aziendale. Infatti, essendo un’agenzia di marketing digitale altamente specializzata nella creazione e gestione di blog aziendali, Spada Media Group conta una vasta esperienza nel settore e una comprovata esperienza nella realizzazione di progetti di successo.

L’agenzia lavora in modo personalizzato e attento alle esigenze specifiche di ogni cliente, per garantire che il blog aziendale soddisfi le esigenze e gli obiettivi dell’azienda. Il team di Spada Media Group, infatti, lavora a stretto contatto con ogni cliente per creare un blog aziendale personalizzato, che rispecchi l’immagine e lo stile dell’azienda e fornisca contenuti di qualità e di valore per gli utenti.

Spada Media Group utilizza inoltre le migliori tecniche e strategie per migliorare la SEO del tuo blog aziendale e del sito web dell’azienda.

L’agenzia è impegnata a garantire che il tuo blog aziendale sia sempre allineato agli obiettivi dell’azienda e che sia un valido strumento per aumentare la visibilità dell’azienda online, acquisire nuovi contatti e clienti, e fornire informazioni utili e di valore ai clienti esistenti.

Per maggiori informazioni, non esitare a contattarci e compila il form sottostante.

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Social Media

Consulenza Facebook Ads: perché affidarsi a dei professionisti

Fare pubblicità su Facebook – e in generale sui social media – è una delle forme più efficaci e remunerative del digital marketing. Tuttavia, progettare, avviare e gestire queste campagne non è così semplice come potrebbe sembrare e diviene necessario sottoporsi ad una consulenza Facebook Ads con un team di esperti.

Per questo motivo, negli ultimi anni, molte aziende hanno deciso di affidarsi ad agenzie con veri e propri specialist che conoscono i dettagli del marketing di Facebook e sono in grado di far performare al meglio le varie campagne adv.
In questo articolo, analizzeremo in dettaglio il loro ruolo e perché sia importante affidarsi a professionisti qualificati per la gestione delle campagne.

Facebook Ads Specialist: chi è e cosa fa

Il consulente Facebook Ads, noto anche come Campaign Specialist, è colui che si occupa della creazione e del monitoraggio delle campagne di marketing sulla piattaforma Facebook Ads.

Il suo scopo è quello di garantire risultati prefissati progettando, ottimizzando e gestendo le campagne pubblicitarie su Facebook.

Il suo compito principale è quello di distribuire e spendere al meglio il budget che il proprietario dell’account/pagina gli ha affidato per l’acquisto di spazi pubblicitari sulla piattaforma, per ottenere click, traffico o lead da parte degli utenti.

Di conseguenza, in base alle richieste del cliente, deve stabilire gli obiettivi migliori da perseguire, sia a breve termine che a medio e lungo termine, monitorando le campagne per tutta la loro durata e cercando di ottimizzarle al fine di ottenere i risultati prefissati.

 

Fra i suoi compiti, quindi, rientrano differenti step e skills della creazione delle campagne pubblicitarie sui social network:

  • Pianificazione
  • Creazione grafica e testi
  • Analisi delle prestazioni e ottimizzazioni
  • Installazione dei pixel di tracciamento
  • Confronto con altri membri del team per ottimizzare le eventuali landing page di destinazioni
  • Aggiornamento continuo sulle novità del mondo Meta

Cos’è e come funziona Facebook Ads

Facebook Ads è la piattaforma di Meta per creare inserzioni pubblicitarie su Facebook, ovvero, contenuti che le aziende possono promuovere investendo un budget pubblicitario.

Ma come funziona Facebook Ads? Le aziende che possiedono una pagina Facebook attiva possono promuovere un contenuto specifico per mostrarlo a più utenti. La creazione di un’inserzione pubblicitaria Facebook – il cui costo varia in base a differenti fattori – permette alla pagina di ampliare il proprio pubblico per mostrare l’annuncio a un numero maggiore di utenti rispetto a quelli che lo vedrebbero in modo organico.

Facebook Ads è uno strumento molto pratico che, grazie ad un’adeguata consulenza, può aiutare a progettare e gestire le campagne considerando diversi obiettivi come:

  • Generazione di traffico attraverso una base di utenti attiva e coinvolta.
  • Selezione di un target di clienti in base a dati demografici, interessi e comportamenti. Infatti, è possibile selezionare il proprio target di riferimento in base al pubblico della pagina, grazie ad un codice tracciamento (Pixel) e targetizzazioni più specifiche.
  • Incremento della notorietà del brand.

Affidati ai professionisti per la gestione delle tue sponsorizzate

Come abbiamo visto, avviare una campagna pubblicitaria su Facebook non è un processo così semplice e, per evitare di sprecare il proprio budget, è consigliato affidarsi a specialisti del settore capaci di scegliere la strategia più adatta, testando diverse soluzioni, e capaci di ottimizzare poi la campagna anche durante il suo svolgimento. 

Inoltre, affidarsi ad un’agenzia presenta ulteriori vantaggi: infatti, per privati o aziende che non investono molto budget nelle sponsorizzazioni risulta più complesso ottenere una rapida assistenza da parte di Meta. Invece, le agenzie, che gestiscono molteplici clienti e contano, quindi, un budget di spese mensili parecchio elevato, godono di un canale preferenziale. 

Per questi motivi, per una consulenza Facebook Ads è consigliato affidarsi ad un’agenzia come Spada Media Group, che dispone di un team di social media manager e grafici specializzato nella creazione di contenuti per i canali social e nella loro gestione. Tra le prime agenzie ad avere avvertito la necessità della presenza delle aziende su Facebook è da anni attiva nel campo della consulenza Facebook, è Facebook Marketing Partner e può vantare tra i suoi clienti diverse realtà nazionali e internazionali. 

Di conseguenza, Spada Media Group può sostenerti nel lancio delle tue campagne adv su Facebook mettendo al servizio del tuo brand un team di professionisti preparati e qualificati, la cui formazione è in continuo aggiornamento. 

Per maggiori informazioni, non esitare a contattarci e compila il form sottostante.

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Influencer

Strategia Influencer Marketing: scopri la più adatta alla tua azienda

Le attività di Influencer Marketing sono strategie di comunicazione che prevedono il coinvolgimento di web celebrities e content creators per la promozione di un brand e/o prodotto. Ciò è possibile anche grazie agli strumenti di monitoraggio della web reputation e di blogger recruitment che consentono di raggiungere, con budget ridotti, il proprio target di riferimento e avere massimi risultati in visibilità del brand. Tuttavia, in base all’obiettivo che si vuole raggiungere è consigliato seguire la strategia di influencer marketing più adatta ad esso. In questo articolo, andremo ad analizzare insieme le più diffuse.

Strategia Influencer Marketing: Brand Awareness

Nel caso in cui l’obiettivo della propria campagna di influencer marketing sia quello di aumentare la brand awareness, le principali strategie da seguire sono due: il product placement e il celebrity endorsement. 

Il product placement è una delle strategie più diffuse e spesso viene associato al mondo del cinema e della televisione. Esso consiste in una tecnica pubblicitaria non tradizionale utilizzata dalle aziende per promuovere in modo sottile i loro prodotti, di solito attraverso apparizioni nei vari media. In questo modo, nella mente del consumatore si creerà una correlazione tra il brand e la situazione e/o il personaggio, aumentando notevolmente anche  la brand recognition. Nel mondo dei social, ciò si traduce nell’introdurre il proprio brand e/o i propri prodotti all’interno di uno o più post di un noto influencer, in modo che essi siano visibili alla community di riferimento. 

Il celebrity endorsement, invece, consiste in una dichiarazione pubblica tramite post social di una celebrità che promuove un prodotto e lo consiglia agli utenti. L’utilizzo di celebrità per promuovere dei prodotti è da sempre un elemento chiave nelle campagne pubblicitarie e, oggi, collaborare con i cosiddetti medium influencermicro influencer rappresenta un’alternativa efficace ed economica in tal senso.

Strategia Influencer Marketing: Brand Preference

Un’altra strategia molto diffusa è quella che punta alla crescita della brand preference di un brand o di un prodotto; l’’influencer che viene scelto ha il compito di esaltare e mettere in luce le qualità di un prodotto o servizio, per suscitare l’interesse degli utenti. 

La strategia più diffusa è quella della product review, che in genere viene fatta tramite video postati sui social o su YouTube. In questi casi, il contatto fra l’influencer e il consumatore è molto più diretto, poiché il formato video è ad oggi quello che più coinvolge gli utenti, i quali leggono queste recensioni come se fossero i consigli di un amico e/o un esperto. 

Un’altra tecnica molto utilizzata è quella del tutorial: diffusa soprattutto nel settore beauty, essa si basa su video in cui gli influencer mostrano e spiegano step by step come utilizzare al meglio il prodotto in oggetto.

Strategia Influencer Marketing: aumenta il traffico al sito

Al giorno d’oggi, i social consentono di ottenere e analizzare una grande quantità di dati provenienti dalle campagne di influencer marketing. Uno di questi è la tracciabilità dei link che vengono inseriti all’interno dei contenuti: essa infatti permette ai brand di capire quanti utenti atterrano sul proprio sito o e-commerce dal contenuto social.

Per promuovere le vendite e portare molti utenti verso i propri e-commerce, la creazione di contenuti come quelli citati in precedenza va spesso di pari passo con codici promozionali personalizzati, che consentono di tenere traccia diretta degli acquisti dei follower di un determinato influencer. Questa strategia è una delle più utilizzate e porta tantissimi benefici al brand, dall’aumento della brand awareness fino ad un possibile aumento delle vendite.

Affidati ai professionisti per creare la tua strategia

Come abbiamo visto, le strategie di influencer marketing che si possono applicare sui social media sono molteplici e possono portare a risultati differenti. 

Per questo motivo, per progettare una campagna di influencer marketing è consigliato affidarsi ad un’agenzia qualificata e specializzata, come Spada Media Group. Infatti, fare influencer marketing non significa semplicemente selezionare un influencer con molti seguaci e coinvolgerlo nel proprio progetto, ma implica anche il fatto di elaborare una strategia promozionale incentrata su contenuti di valore in grado di aumentare davvero le vendite.

Spada Media Group può sostenerti nel lancio delle tue iniziative di influencer marketing mettendo al servizio del tuo brand un team di professionisti preparati e qualificati, la cui formazione è in continuo aggiornamento. 

Se necessiti di maggiori informazioni o vuoi ricevere una consulenza gratuita da parte dei nostri Social Media Specialist, compila il form in fondo alla pagina.

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SEO

Analisi SEO siti web: cos’è il SEO Audit e perché bisognerebbe effettuarlo

Al giorno d’oggi, la SEO è un elemento fondamentale e determinante nella visibilità di un sito web. Infatti, essere ben posizionati su un motore di ricerca per determinate keyword, può fare la differenza tra l’essere trovati o meno da un utente che cerca prodotti come quelli che la nostra azienda può vendere. In questo senso, è fondamentale effettuare frequentemente un’analisi SEO del sito web, il cosiddetto SEO Audit.

Ma, nello specifico, cos’è e perché è così importante farlo periodicamente? Scopriamolo insieme in questo articolo. 

Analisi SEO sito web: cos’è il SEO Audit

Il SEO Audit è un’analisi SEO globale, tecnica e diagnostica di un sito web che ha lo scopo di generare un quadro quanto più possibile definito e completo del progetto. Insomma, si tratta di una vera e propria valutazione indipendente che serve a analizzare con obiettività un determinato oggetto e stabilire se i criteri e gli obiettivi precedentemente fissati siano stati soddisfatti.

Questa analisi viene in genere svolta da esperti del settore che, attraverso un insieme di passaggi intermedi, approfondiscono gli aspetti tecnici, strutturali, contenutistici e concorrenziali, sia interni che esterni, di un sito web e la loro eventuale influenza in termini di posizionamento sui motori di ricerca. Ciò consente di scoprire le problematiche a livello SEO che ostacolano le prestazioni, come carenze ed errori strutturali che non consentono di avere, allo stato attuale, un ottimo posizionamento sui motori di ricerca.

Perché fare il SEO Audit

Fare una buona analisi SEO del proprio sito web è molto importante poiché consente di scoprire i punti di forza e di debolezza del sito e capire come intervenire per effettuare correzioni e sviluppare una strategia SEO efficace per massimizzare il risultato del proprio lavoro e incrementare il traffico organico che proviene dai motori di ricerca. Insomma, il SEO Audit serve ad assicurare che il nostro sito web possa essere visto, scansionato e classificato dai motori di ricerca.

Questa operazione ci offre uno specchio preciso e dettagliato del nostro sito web, di qualsiasi natura esso sia (blog, e-commerce, ecc.) di modo da consentirci di verificare che tutti gli aspetti del progetto siano impostati correttamente: contenuti, SEO on-page e off-page, link building interna ed esterna, lettura della sitemap da parte dei motori di ricerca, analisi dell’esperienza di navigazione dell’utente, ecc.

Ogni quanto bisognerebbe effettuare l’analisi SEO del proprio sito web

Senza ombra di dubbio, la situazione ideale per effettuare un’analisi SEO di un sito web è sicuramente in vista della realizzazione di un nuovo sito da zero. Infatti, risulta totalmente inutile sviluppare un sito senza aver chiaro come sarà la sua struttura in ottica SEO. L’alberatura, infatti, non è solo necessaria in termini di user experience, ma facilita l’indicizzazione e il posizionamento delle pagine all’interno dei risultati di ricerca.

Tuttavia, nel corso degli anni, può anche capitare che le aziende vendano nuovi prodotti e desiderino comunicare le informazioni in modo differente. In questo caso, sarebbe utile effettuare un SEO Audit per capire come intervenire per effettuare degli accorgimenti e suggerire le parole chiave da utilizzare per ottimizzare i testi delle pagine.

Idealmente, però, effettuare un monitoraggio costante del proprio sito sarebbe la cosa migliore da fare. In questo senso, è consigliato effettuare una SEO Audit almeno una volta all’anno.

Affidati ai professionisti per l’analisi SEO del tuo sito web

Come abbiamo detto, ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, e quindi fare un ottimo lavoro dal punto di vista SEO, è un compito molto delicato. Infatti, un semplice “errore”, a lungo termine, può provocare parecchie perdite.

Di conseguenza, diviene necessario conoscere bene la SEO per la ricerca e le definizione delle keyword più adatte alla propria attività, per produzione dei contenuti testuali SEO-oriented, per capire i dati che emergono dal SEO Audit e per effettuare un monitoraggio e delle ottimizzazioni costanti nel tempo.

Spada Media Group offre ai propri clienti interessati ad avviare dei progetti SEO un team di specialisti molto preparato, capace di pianificare strategie mirate, ottimizzare i contenuti in chiave SEO e analizzare periodicamente i dati per apportare le modifiche necessarie al per ottenere i migliori risultati possibili.

 

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Social Media

BeReal: il nuovo social può essere utile per le aziende?

Nelle ultime settimane sta spopolando fra gli utenti un nuovo social network che si differisce completamente dagli altri, BeReal. Infatti, l’applicazione nata in Francia, che si presenta come “il social dell’autenticità”, a causa della mancanza di filtri e likes, è diventata l’app più scaricata negli Stati Uniti, scavalcando TikTok e raggiungendo i 30 milioni di utenti nel mondo.

Ma a cosa è dovuto questo improvviso successo? BeReal può rappresentare una nuova risorsa di marketing per le aziende? Proprio nell’articolo che state per leggere cercheremo di dare una risposta a questi interrogativi.

BeReal: cos’è e come funziona il social dell’“autenticità”?

Nata in Francia nel 2019 dalla mente di Alexis Barrevat sotto lo slogan “Your Friends For Real”, BeReal è un’applicazione disponibile per iOS e Android che propone una tipologia di social network completamente differente da quelle ad oggi maggiormente diffuse: la condivisione quotidiana e immediata di foto autentiche allo scopo di invitare gli utenti a “essere reali”.

Infatti, questa app prevede che, in uno specifico momento della giornata, diverso di giorno in giorno, l’app trasmetta a tutti gli utenti una notifica chiedendo di scattare e condividere una foto che mostri cosa stanno facendo entro 2 minuti. Per dare un quadro completo della situazione, inoltre, l’applicazione crea una foto che unisce l’inquadratura della videocamera frontale con quella posteriore, dando un’immagine della persona che scatta la foto e del contesto in cui si trova.

A differenza di altre app, non lascia libero l’utente di scattare e pubblicare le foto che vuole e, eventualmente, di editarla con filtri o altri tool, obbligandolo ad essere il più reale possibile. Oltretutto, risulta impossibile visualizzare i post dei propri amici senza pubblicare il proprio e i post svaniscono nel momento in cui arriva la notifica del giorno successivo.

Con BeReal cambia anche il modo di interagire degli utenti: innanzitutto, non è possibile visualizzare il numero di followers degli altri utenti; poi, non esistono i likes, ma solamente delle Real Emojis, ovvero, reactions che consistono in selfie che l’utente si scatta.

Il successo globale di BeReal

BeReal è riuscita ad avere successo in un mercato orai quasi saturo, andando a ribaltare le dinamiche tradizionali dei social network, contrastando quell’ideale di vite spettacolarizzate diffuso su altre piattaforme.

Fondata nel 2019, l’app ha tuttavia fatto il boom solamente quest’anno: a gennaio ha fatto registrare il suo primo milione di download e oggi avrebbe superato i 30 milioni di utenti.
Molto rilevante anche il dato degli utenti quotidianamente attivi sulla piattaforma: dai 2 milioni di inizio anno, siamo passati ai 10 milioni di media delle ultime settimane.

Negli Stati Uniti, BeReal ha raggiunto il maggior numero di download con una quota che ammonta a 2.702.000. Subito dietro, Francia e Regno Unito, dove ha comunque superato di gran lunga il milione di utenti. Dati che hanno portato l’azienda ad essere valutata circa 600 milioni di dollari.

In Italia, il dato è decisamente più basso, con soli 127 mila download, restando però in linea con la restante parte dei mercati europei. 

BeReal può essere utile per le aziende?

Come abbiamo detto, ad oggi, BeReal conta circa 10 milioni di utenti attivi al giorno: una cifra interessante che, tuttavia, se paragonata ai numeri di Facebook, Instagram, o TikTok, è veramente un numero irrisorio.

Inoltre, dobbiamo considerare che l’applicazione non contiene nessuna piattaforma per la pubblicazione di inserzioni: ciò implica che le imprese che volessero utilizzarla per la propria strategia di marketing dovrebbero semplicemente usarla come utenti normali.

Nei termini d’uso dell’app, si legge che “vieta l’utilizzo della piattaforma per scopi pubblicitari o commerciali, limitando sollecitazioni, spam, schemi piramidali o il reperimento di informazioni, dati e contenuti sugli utenti senza il loro permesso”.
È chiaro, quindi, che il social network miri a mantenere una certa credibilità del concept, che non potrebbe più vantarsi di essere un social “reale” se si riducesse ad una bacheca di annunci.

Insomma, a questo punto è lecito chiedersi se, con questi presupposti, BeReal sia un terreno fertile per i brand o se il voler essere ovunque ad ogni costo sia solo una forzatura. Inoltre, bisogna chiedersi come sia possibile strutturare una valida strategia comunicativa su una piattaforma che esclude la possibilità di attuarla e che non prevede la produzione di contenuti pubblicitari.

Il caso Chipotle

In questo senso, un caso interessante è rappresentato da Chipotle, catena di ristoranti statunitense specializzata in cucina messicana presente anche in Canada, Gran Bretagna, Germania e Francia. 

Il franchise ha postato una foto che ritrae un dipendente e un billboard di Chipotle a Times Square, per promuovere la campagna Buy the dip. Eat the dip. Inoltre, il marchio ha iniziato a utilizzare la piattaforma promuovendo codici sconto disponibili solo per un minuto: i primi cento clienti che riescono a scaricarli hanno l’opportunità di ricevere un omaggio nei ristoranti della catena.

Altre aziende stanno semplicemente usando l’app pubblicando contenuti che perlopiù mostrano il dietro le quinte delle loro attività quotidiane.

Chipotle BeReal - Spada Media Group
Un esempio delle promozioni utilizzate da Chipotle su BeReal.
(Credits: Chipotle's BeReal account)

BeReal per aziende: ha senso in Italia?

Come emerge dalla nostra analisi, il vero limite dei brand nell’intraprendere una strategia comunicativa su BeReal, è la piattaforma stessa.

Se le funzionalità dell’app rimarranno limitate alla pura e semplice pubblicazione istantanea di una foto al giorno, è molto alto il rischio che diventi in tempi brevi semplicemente noiosa, dopo un primo periodo di entusiasmo, esattamente come accadde con Clubhouse nel 2020.

Bisogna considerare poi la concorrenza: Instagram e TikTok stanno già preparando l’introduzione di un meccanismo simile a quello di BeReal, e potrebbero quindi spegnere immediatamente l’interesse verso l’app.

Infine, consideriamo che l’Italia rappresenta un mercato in cui questo social non gode di un numero tale di download da spingere i brand a pensare di poter comunicare anche su questa piattaforma.

Per questi motivi, è consigliato affidarsi ad un’agenzia qualificata come Spada Media Group, in grado di valutare le esigenze del tuo brand e consigliarti il canale social – in generale, Instagram resta il canale ideale – e lo stile comunicativo più adatto alla tua strategia e i tuoi obiettivi aziendali.

 

Se necessiti di maggiori informazioni o vuoi ricevere una consulenza gratuita da parte dei nostri social media managert, compila il form in fondo alla pagina.

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Siti web

Creazione siti di e-commerce: come si fa e perché conviene

Con lo scoppio della pandemia nel 2020, nel nostro Paese si è assistito ad un progressivo e ancora oggi duraturo aumento del commercio online. Molte aziende, quindi, hanno deciso di attuare la creazione di un sito di e-commerce, per aumentare le vendite e i profitti tramite questa modalità di vendita. 

Tuttavia, la creazione di una piattaforma di questo tipo è un processo piuttosto complesso che può creare difficoltà ai principianti di questa tematica.

In questo articolo, quindi, illustreremo come creare un sito di e-commerce e perché conviene alle aziende.

Sito e-commerce: cos’è?

L’e-commerce consiste semplicemente nella vendita online di servizi e beni su un mezzo elettronico, come può essere, appunto, Internet. In questo senso, i siti e-commerce sono portali online che facilitano le transazioni online di beni e servizi attraverso il trasferimento di informazioni e fondi su Internet. 

Oggi, avere un canale di vendita online è fondamentale poiché sempre più utenti utilizzano l’e-commerce per fare acquisti, sia da computer che da mobile. Tuttavia, la sua realizzazione avviene principalmente sulla base degli obiettivi che si vogliono raggiungere: in questo modo è possibile creare un wireframe su misura e adatto ad un target specifico. Insomma, la creazione di un sito di e-commerce professionale è solo la tappa finale di una strategia di marketing: prima di tutto, bisogna analizzare il mercato in cui ci si vuole posizionare, valutare quali sono i competitor e quali valori vogliamo il nostro brand trasmetta.

Perché aprire un e-commerce per la tua azienda

Aprire un sito e-commerce per la propria azienda oggi è fondamentale: infatti, come riposta anche l’ultimo report dell’Osservatorio e-Commerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano, l’e-commerce è una tendenza in crescita continua e costante nel nostro Paese. Inoltre, presenta numerosi vantaggi, di cui di seguito riassumeremo i principali:

  • Riduzione dei costi: un punto vendita online porta a ridurre i costi sia fissi che variabili che comporta una realtà fisica;
  • Raccolta di dati: attraverso un e-commerce è possibile raccogliere moltissimi dati riguardo i propri utenti e analizzare il loro comportamento sul sito in fase di acquisto;
  • Eliminazione degli intermediari: un e-commerce consente di evitare di affidarsi a intermediari, riducendo i costi di distribuzione e dando all’azienda la possibilità di proporre i prodotti ad un prezzo inferiore mantenendo invariati i ricavi;
  • Aumento della brand reputation: aumento della credibilità e della visibilità della propria azienda nel web sono fra le conseguenze prodotte da un e-commerce che offre una buona user experience;
  • Analisi del target: oggi sono tanti gli strumenti di analisi che permettono di raggiungere il target di riferimento, creando dei messaggi promozionali efficaci.

Come creare un sito e-commerce

Prima di passare alle azioni pratiche per aprire un e-commerce, è importante soffermarsi sugli aspetti legali del lancio di un business online: infatti, tale sito equivale ad aprire un’attività commerciale a tutti gli effetti, quindi, vi è la necessità di aprire la Partita IVA, scegliere la forma giuridica della società e iscriversi alla Camera di Commercio locale.

Ci sono due possibilità per creare un sito e-commerce:

  • Scegliere una piattaforma che ti permetta di creare e gestire il tuo e-commerce in maniera semplificata: alcune di esse sono consigliate per un’attività molto grande, altre invece sono perfette per le piccole imprese. Chi ha un’attività medio/grande con un numero elevato di prodotti ma non eccessivo, potrebbe optare per Prestashop.
  • Optare per l’installazione di un CMS sul proprio sito. In questo caso, è consigliato utilizzare WooCommerce, plugin di WordPress molto intuitivo e adatto a tutte le tipologie di imprese, che trasforma un semplice sito in un e-commerce dotato di numerose funzionalità. 

Quale delle due opzioni è migliore? Non esiste una risposta universale: dipende tutto dal budget e dalle esigenze della propria azienda.

Affidati a dei professionisti per il tuo e-commerce

In conclusione, per una qualsiasi attività che voglia cominciare a vendere i propri prodotti online risulta fondamentale aprire una sezione e-commerce sul proprio sito web. Come abbiamo visto, si tratta di un progetto piuttosto articolato e complesso, che deve essere ben ragionato valutando diversi aspetti.

Per questo motivo, è consigliato affidarsi ad un’agenzia qualificata come Spada Media Group, in grado di creare siti web e-commerce adeguando le feature del portale alle tue necessità e, se richiesto, prevedendo integrazioni con i principali software e gestionali esterni. Infatti, una web agency di questo tipo è in grado di mettere a disposizione dei clienti un team di professionisti che andrà a strutturare un e-commerce in linea con i valori della tua azienda, dall’aspetto visivo ai contenuti testuali. 



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Social Media

Come creare pagina LinkedIn per azienda: perché è fondamentale saperlo

LinkedIn è il social network professionale più conosciuto al mondo e rappresenta uno strumento molto importante per aziende e professionisti che vogliono mettersi in evidenza, confrontarsi e accrescere le proprie skill. Ad oggi, quindi, per una realtà che vuole affermare la propria presenza digitale risulta fondamentale scoprire come creare una pagina LinkedIn per azienda e sfruttarla al meglio. In questo articolo, capiremo perché ciò è fondamentale per qualsiasi società che voglia restare al passo con i tempi.

Cos’è una pagina LinkedIn per azienda?

Le pagine LinkedIn aziendali rappresentano un importante biglietto da visita della propria azienda. Sono uno spazio in cui raccontarsi, posizionarsi sulla piattaforma e migliorare il proprio employer branding agli occhi degli utenti. 

Creando una pagina aziendale potrai cominciare a costruire il tuo marchio aziendale sulla piattaforma, coinvolgendo potenziali candidati di qualità. Oggi la reputazione online di un datore di lavoro conta tanto quanto il lavoro che offre: posizionarsi su LinkedIn potrebbe essere una grossa arma in più per cercare nuovi validi dipendenti o collaboratori.

Una pagina aziendale, quindi consente alla tua azienda di:

  • comunicare;
  • presentare servizi/prodotti;
  • reclutare persone tramite offerte di lavoro;
  • raccogliere follower;
  • fare lead generation tramite le sponsorizzazioni di LinkedIn Ads.

Come si crea una pagina LinkedIn per azienda?

Aprire una pagina aziendale su Linkedin è molto semplice: per attivarla devi necessariamente possedere già un profilo personale e almeno un collegamento. Per farlo bisogna cliccare la voce “Lavoro” che trovi di fianco al “Tu” con la tua foto del profilo e selezionare “Crea una pagina aziendale”.

A questo punto, LinkedIn chiede la tipologia di pagina aziendale che si vuole creare:

  • Pagina per azienda con meno di 200 dipendenti: la classica pagina aziendale che offre funzionalità standard ma comunque efficaci;
  • Pagina per azienda con più di 200 dipendenti: questa tipologia di pagina presenta voci supplementari come alcune voci aggiuntive quali “La mia azienda” e “Pagina Vita”, per incentivare il networking e il coinvolgimento dei dipendenti.
  • Pagina vetrina: permette di creare sottopagine per linee di prodotto o servizio e dividere le filiali dalla casa madre. Questa tipologia di pagina, tuttavia, non può essere creata se prima non hai creato una pagina aziendale principale.
  • Pagina per un istituto didattico: opzione dedicata a scuole e università che permette di entrare in contatto con studenti e docenti. 

Quali vantaggi puoi ottenere con un profilo LinkedIn per la tua azienda?

Abbiamo visto cos’è e come aprire un profilo LinkedIn aziendale, tuttavia, perché dovresti farlo per la tua azienda? Ecco qualche valido motivo. 

1. Incrementare la visibilità dell’impresa online

Creare un profilo aziendale su LinkedIn ti permette di far conoscere la tua attività a un maggior numero di persone, migliorare la reputazione e la credibilità. Per fare ciò, è necessario anche integrare alla pubblicazione di post sul social una serie di strategie, come il potenziamento della SEO, la scelta delle parole chiave adatte alla tua attività, la pubblicazione di contenuti di qualità, l’ottimizzazione del sito web aziendale.

2. Creare una rete di contatti professionali

Una descrizione efficace e accattivante della tua impresa, unita alla condivisione di contenuti di qualità, consente di attirare l’attenzione di figure professionali di rilievo per il settore e di altre aziende per stipulare partnership e/o vendere i tuoi prodotti/servizi.

3. Promuovere post sponsorizzati mirati

Grazie a LinkedIn Ads si possono creare post sponsorizzati più performanti, rivolti a un target più specifico di utenti. Ciò comporta maggiori probabilità di trovare utenti davvero interessati alla tua azienda. Inoltre, condividendo contenuti utili e accattivanti su LinkedIn, puoi indirizzare più traffico al tuo sito e trasformare i lead in nuovi clienti.

4. Pubblicare offerte di lavoro

Una delle funzioni principali della pagina LinkedIn aziendale è quella di consentire la pubblicazione di annunci di lavoro per le posizioni aperte in azienda e l’invio di candidature da parte dei lavoratori. Sempre dal profilo aziendale, si possono anche monitorare e gestire le candidature ricevute. Inoltre, i potenziali candidati possono saperne di più sulla tua attività e su com’è lavorare per la tua azienda studiando e analizzando la tua pagina aziendale. 

Perché affidarsi a dei professionisti per la gestione della tua pagina LinkedIn?

Per un brand o un’azienda avere dei profili social curati e sempre aggiornati è fondamentale. Il social media marketing offre molte opportunità di business che devono essere supportate da una strategia di comunicazione ad hoc per il settore in cui si opera. A ciò si aggiunge la necessità di ideare, pianificare e pubblicare contenuti, oltre a strutturare una mirata strategia di paid advertising. Di conseguenza, per la gestione della pagina LinkedIn aziendale, tutte queste azioni andrebbero ragionate e pensate nei minimi dettagli. Per questo motivo, sarebbe bene affidarsi a professionisti specializzati capaci di gestire la tua pagina LinkedIn nel migliore dei modi, aiutandoti a raggiungere gli obiettivi prefissati.

In conclusione, LinkedIn è un social network che presenta molte opportunità per le aziende. Tuttavia, come per ogni account social aziendale, non è facile gestire la pagina nel migliore dei modi senza una preparazione adeguata alle spalle e il supporto dei professionisti. Per questo motivo, un’agenzia certificata LinkedIn Marketing Partner come Spada Media Group potrebbe essere la scelta ideale se vuoi sfruttare tutto il potenziale di LinkedIn. 

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Cosa fare con la mail di Federico Leva su Analytics e GDPR

Negli ultimi giorni, decine di migliaia di utenti hanno ricevuto una mail con il seguente oggetto: “Uso illegittimo di Google Analytics: richiesta di rimozione ex art. 17 GDPR”, inviata da Federico Leva.

Tale evento è una diretta conseguenza della pronuncia del garante della privacy italiano, che ha definito illegittimo l’uso di Google Analytics a causa del trasferimento dati all’estero (USA). Ma chi è Federico Leva e perché la sua richiesta è più che legittima? Ma, soprattutto, come dobbiamo comportarci ora?

Chi è Federico Leva?

Intervistato sul suo canale YouTube da Matteo Flora, docente universitario e divulgatore, Federico Leva, dichiara di essere originario di Milano e di vivere a Helsinki da 5 anni, dove lavorerebbe in campo software. Si definisce “un attivista della conoscenza libera e dei software liberi digitali”.

 “Non è un mistero che non sono fan di Google Analytics, in quanto software proprietario ospitato da un’azienda, Google, che ha una serie di problemi giuridici dovuti alla sua presenza negli USA. – dice a Matteo Flora – Sono stato sorpreso positivamente dal provvedimento del Garante della Privacy, che ha detto: diamo 90 giorni di tempo alla gente per svegliarsi, poi vedremo cosa fare. E’ un’affermazione abbastanza impegnativa. Per quanto non sia una sorpresa che Google Analytics sia in contrasto con il GDPR, la maggior parte delle persone leggono informazioni solo su Google e non hanno minimamente idea di questo problema.”

Ha poi aggiunto: “Ho pensato, quindi, di informare i cittadini su questo provvedimento. Infatti, gli utenti possono esercitare il diritto di chiedere l’accesso ai propri dati e la loro rimozione da un sito web. La mia richiesta mi è sembrata pacifica, in quanto facilmente giustificabile e risolvibile. Rimuovere Analytics e sostituirlo con altri tool è piuttosto facile. Mando questo messaggio non perché io sia un imperativo morale, ma perché penso sia un diritto dei cittadini.”

Federico Leva ha ragione?

La mail di Federico Leva è legittima e rappresenta un invito alle aziende a smettere di utilizzare il tool e rimuovere i dati dell’utente entro 90 giorni, come indicato dal Garante della Privacy.

In sostanza, i siti web che utilizzano Google Analytics 3 senza le garanzie previste dal Regolamento UE, violano la normativa GDPR, poiché trasferiscono i dati degli utenti negli USA, Paese senza adeguato livello di protezione.

Leva ha provveduto ad un invio massivo di e-mail invitando i riceventi a rispondere tramite la piattaforma LimeSurvey oppure tramite una semplice risposta via mail. Tale metodologia, tuttavia, resta molto ai limiti della stessa normativa, in quanto Leva ha caricato sulla piattaforma dei dati – raccolti in che modo? – senza il consenso esplicito degli utenti. Di conseguenza, lo stesso LimeSurvey, dopo il polverone causato dal suo invio, ha provveduto a chiudergli l’account.

L’unico errore nella sua richiesta, invece, è stato quello di non aver fornito il proprio Client ID, dato necessario al fine dell’eliminazione dei dati riguardante un utente su Google Analytics.

Cosa fare quindi per non avere problemi?

Questa vicenda ha portato alla luce numerosi interrogativi nei gestori di siti web e nelle aziende, destando preoccupazione e perplessità riguardo le misure da attuare.

In sintesi, se si è ricevuta la mail di Federico Leva, restano solamente due opzioni:

  • Cancellare i suoi dati dal vostro Google Analytics: potete rispondere alla mail chiedendogli il suo User ID per poi procedere
  • Rimuovere Google Analytics 3 dal vostro sito e sostituirlo con un altro tool.

E per chi possiede Google Analytics 4? La questione, al momento è molto complessa. Infatti, da una parte, nascondendo l’IP degli utenti, non dovremmo incorrere in problemi. Tuttavia, a livello europeo, sappiamo già che ci sono dei procedimenti attivi a cui Google dovrà rispondere e bisognerà, quindi, vedere come si muoverà il Garante. Al momento, consigliamo di procedere nell’utilizzo Google Analytics 4 ma di consultare i propri legali e DPO e, eventualmente, trovare alternative valide.

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Amazon

Sponsorizzare su Amazon: come si fa e quali vantaggi porta

Amazon rappresenta oggi la principale piattaforma di e-commerce al mondo e, al suo interno, migliaia di brand sono presenti per vendere i propri prodotti agli utenti. Di conseguenza, per un’azienda che vuole ritagliarsi il proprio spazio sul colosso fondato da Jeff Bezos è fondamentale sponsorizzare su Amazon i propri prodotti, per metterli in evidenza rispetto a quelli della concorrenza. Ma come funziona questa tipologia di sponsorizzazione? Quali vantaggi porta ad un’azienda che vende i propri prodotti tramite la piattaforma?

Come sponsorizzare su Amazon

Le campagne di sponsorizzazione Amazon rappresentano il più efficace strumento promozionale all’interno della piattaforma. Queste tipologie di annunci pubblicitari vengono gestiti principalmente tramite il tool Amazon Ads: proprio come accade su Google, le campagne consentono di far apparire agli utenti potenzialmente interessati ai propri prodotti e/o servizi un annuncio con link a determinate schede prodotto o cataloghi. 

Questo tool è molto performante e rappresenta un’importante risorsa per tutti coloro che desiderano raggiungere ampie fasce di pubblico, aumentando sia le vendite che la propria brand awareness sulla piattaforma. 

Come già accade con Google Ads, anche qui il costo della campagna è in modalità pay-per-click: ciò significa che, una volta definito e caricato il budget giornaliero di spesa, Amazon addebita all’inserzionista un costo solo per i reali clic effettuati dagli utenti sugli annunci sponsorizzati.

Come funziona Amazon Ads

Essere visibili e ben posizionati su Amazon risulta fondamentale e necessario nell’era digitale e comporta concrete possibilità di miglioramento delle proprie vendite online: infatti, se i propri prodotti appariranno prima degli altri nei risultati di ricerca, si otterrà un enorme vantaggio su tutti i competitor, oltre a migliorare considerevolmente la notorietà del proprio brand, raggiungendo utenti magari lontano centinaia o migliaia di chilometri dai propri punti vendita fisici.

Per poter iniziare a creare annunci su Amazon è necessario, prima di tutto, attivare un account Venditore. Una volta configurato il proprio profilo, poi, si potrà iniziare a realizzare campagne pubblicitarie sfruttando la vasta scelta di annunci proposti dalla piattaforma e scegliendo quello che più si adatta alle proprie esigenze del business e agli obiettivi aziendali.

Infatti, esistono diverse tipologie di campagne Amazon Ads che è possibile attivare:

  • Sponsored Products: tramite questo tipo di annunci è possibile selezionare delle keyword di riferimento per il prodotto che si vuole promuovere, impostare il budget di spesa desiderato e attivare la campagna. 
  • Sponsored Brands: si tratta di annunci che contengono il logo aziendale, un titolo e fino a tre prodotti che si vogliono mettere in evidenza. Sono molto utili per aumentare la brand awareness.
  • Amazon Stores: Amazon permette ai suoi venditori di creare degli store personalizzati dove esporre il proprio brand e i prodotti del proprio catalogo in maniera customizzata e pianificata con cura, attraverso l’ausilio di immagini, testi e video. 
  • Sponsored Display: questi annunci appaiono agli utenti che hanno già visualizzato un determinato prodotto sulle pagine di Amazon. Infatti, questi utenti si vedranno poi intercettati in seguito da annunci display relativi allo stesso prodotto mentre navigano su Google o scorrono il feed di Facebook.
  • Annunci video: questi annunci hanno pressoché le stesse caratteristiche degli Sponsored Display, ma pongono il loro focus su contenuti video.

Quali vantaggi per chi sponsorizza su Amazon?

Fra le principali ragioni per cui conviene scegliere di sponsorizzare i propri prodotti su Amazon bisogna tenere a mente che il sito e-commerce rappresenta la prima piattaforma del settore al mondo e conta oltre 300 milioni di utenti ed è una vetrina aperta ogni giorno dell’anno 24/7. Di conseguenza, potenzialmente si può provare a raggiungere facilmente un’ampia fascia di pubblico, portando i propri prodotti oltre confini mai immaginati prima. Tutto ciò può accadere, studiando anche i dati statistici riguardo acquisti, preferenze, recensioni e comportamenti online, che consentono di pianificare meglio e calibrare le successive strategie di marketing.

Inoltre, la sponsorizzazione permette di mostrare i propri prodotti tra le prime posizioni della pagina dei risultati di ricerca, portando ad un conseguente aumento del numero di vendite e di buone recensioni. Le sponsorizzazioni di Amazon Ads, quindi, aiutano anche a migliorare il proprio posizionamento organico all’interno dei risultati di ricerca della piattaforma, proprio come accade all’interno della SERP di Google. La principale differenza, tuttavia, è che le sponsorizzate su Amazon Ads possono dare una notevole spinta al proprio brand sulla piattaforma, in tempi piuttosto brevi: infatti, anche se non si possiede un sito web ottimizzato in chiave SEO, è possibile restare fra i primi risultati anche grazie ad altri fattori, come il numero vendite o le recensioni positive.

Ed è qui che entra in gioco Amazon Ads: i propri prodotti e il proprio brand potrebbero scalare notevolmente il ranking durante lo svolgersi di una campagna, posizionandosi fra i primi risultati. Una volta terminata, grazie al boost ricevuto, potrebbero giovare dei risultati raggiunti e comunque trovarsi fra i primi prodotti della pagina di ricerca organica.

Affidati ai professionisti per sponsorizzare su Amazon

Come abbiamo detto, Amazon è una piattaforma dove ogni giorno si effettuano milioni di acquisti. Di conseguenza, emergere fra tutti i vari brand non risulta semplice: per questo motivo, è consigliato affidarsi ad esperti del marketing capaci di pianificare e adottare la strategia più adatta alle esigenze del venditore.

 Diviene necessario, quindi, conoscere bene la SEO per la produzione dei contenuti testuali, utilizzare contenuti foto e/o video adatti alla tipologia di annunci scelto, conoscere in maniera approfondita gli strumenti messi a disposizione da Amazon e saper gestire anche le recensioni e i feedback al fine di migliorare il posizionamento. 

Spada Media Group offre ai propri clienti interessati alla sponsorizzazione su Amazon un team di specialisti molto preparato, capace di pianificare strategie mirate, ottimizzare i contenuti in chiave SEO e analizzare periodicamente i dati delle campagne per apportare le modifiche necessarie al per ottenere i migliori risultati possibili.

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Social Media

Meta cos’è: quali scenari per il marketing

Meta cos’è? E’ una domanda che ci siamo posti più o meno tutti negli scorsi mesi, quando Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook, ha annunciato il cambio di naming dell’azienda e i progetti futuri riguardanti, appunto, il Metaverso. In questo articolo, andremo ad analizzare cosa si intende con questo concetto e come potrà rivoluzionare il mondo del marketing.

Meta cos’è: la società quotata in Borsa e il concetto di Metaverso

Innanzitutto, Meta è il nuovo nome dell’azienda precedentemente conosciuta come Facebook, proprietaria, oggi, delle piattaforme social Facebook, Instagram e WhatsApp, nonché del brand Oculus. Il nuovo nome, oltre a cercare di cancellare i problemi con le varie agenzie regolatrici e le polemiche sulle rivelazioni dei Facebook Papers, mostra anche la volontà dell’azienda di guardare al Metaverso per il prossimo futuro.

Tuttavia, il concetto di Metaverso non è nuovo al mondo occidentale. Infatti, si tratta di un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk in cui viene descritto come una realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. Insomma, una sorta di realtà virtuale e parallela visitabile dagli utenti.

Meta cos’è: la promessa di Facebook

Quando lo scorso ottobre Mark Zuckerberg ha annunciato la nascita di Meta, ha dichiarato: “Il Metaverso sarà il successore di Internet mobile. Saremo in grado di sentirci presenti come se fossimo proprio lì con le persone, non importa quanto siamo distanti. Saremo in grado di esprimerci in nuovi modi gioiosi e completamente immersivi. Oggi siamo visti come una società di social media, ma nel nostro DNA siamo un’azienda che costruisce tecnologia per connettere le persone e il Metaverso è la prossima frontiera proprio come lo era il social networking quando abbiamo iniziato.”

Insomma, secondo i suoi piani, il Metaverso non sarà un recinto chiuso all’interno di una social network: sarà, piuttosto, una versione più evoluta di Internet, capace di consentire la nascita di siti web e e e-commerce sullo stesso.

Il Metaverso di Facebook darà l’opportunità agli utenti di partecipare a un viaggio immersivo che cambierà il loro modo di socializzare, lavorare, fare acquisti, giocare e interagire con l’ambiente che li circonda. Questo perché Meta farà di tutto per rendere il più reale possibile la partecipazione all’esperienza. Infatti, gli utenti potranno essere da una parte all’altra della Terra ma organizzare un incontro con un amico, partecipare ad eventi, interagire con i colleghi senza essere di persona sul posto di lavoro, ecc.

In pratica, mettere in contatto le persone: ciò che idealmente è stato l’obiettivo alla nascita della piattaforma di Mark Zuckerberg.

Meta cos’è: come cambia il rapporto fra brand e utenti

Questo nuovo mondo fruibile attraverso la realtà virtuale comporterà un grande cambiamento nel rapporto fra brand e utenti. Infatti, per le aziende, fare marketing e sviluppare e-commerce significherà progettare idee ed esperienze sempre più immersive e coinvolgenti per gli utenti, rafforzando ancora di più l’importanza della user experience.

Ciò porterà ad accorciare sempre più le distanze tra brand e clienti: ad esempio, il lancio di un nuovo prodotto sul mercato potrebbe realizzarsi all’interno di uno spazio virtuale apposito con accesso esclusivo, creato appositamente nel Metaverso.

Quali opportunità per il marketing nel Metaverso?

Compreso che il Metaverso sarà un insieme di luoghi digitali che offrono agli utenti l’opportunità di immergersi in un mondo virtuale, quali risvolti ci saranno nel marketing?

Sicuramente, i creators si troveranno ad affrontare e a dover progettare un nuovo modo di interazione e comunicazione, non solo con i loro consumatori ma anche con gli altri influencer. Avendo a loro disposizione dati più precisi, gli inserzionisti potranno accedere a un livello di targeting completamente nuovo.

Fra i principali cambiamenti, anche lo storytelling, che dovrà diventare completamente in 3D. Questo perché per coinvolgere e fidelizzare gli utenti si dovranno studiare nuove modalità pubblicitarie ad hoc create per amalgamarsi in maniera fluida al Metaverso.

Altro aspetto interessante, sarà la nuova tendenza di posizionamento SEO: bisognerà, infatti, iniziare ad analizzare come farsi trovare per primi nel Metaverso. Secondo quanto è stato diffuso, grazie a una replica all’interno del database, le aziende potranno presentare informazioni e prodotti pertinenti in base alla geolocalizzazione dell’utente.

Essenziale, poi, il concetto di gamification: ​​interagire in uno spazio tridimensionale virtuale in cui gli utenti possano teletrasportarsi e fare esperienze aumenta notevolmente il ventaglio di azioni, reazioni e idee che possono scaturire dall’interazione con gli altri.

Perché affidarsi ad un’agenzia

Come abbiamo visto, il Metaverso rappresenta un concetto ancora poco conosciuto, ma con ampi margini di manovra per quanto riguarda il mondo del marketing. Essendo la prossima grande frontiera del mondo digital, risulterà molto importante giocare d’anticipo e farsi trovare pronti quando questa nuova realtà sbarcherà anche in Europa. Per questo motivo, diviene fondamentale e necessario affidarsi a degli esperti qualificati e sempre aggiornati per capire come muoversi in questa nuova realtà e progettare campagne ad hoc.

In questo senso, un’agenzia come Spada Media Group risulta molto utile in quanto formata da specialisti in continua formazione che saranno in grado di progettare la strategia più adatta alle vostre esigenze.